Gli imperdibili

Il Valore dell’Arte

È notizia di questi giorni che da Christie’s sarà battuta all’asta l’opera del Ventesimo secolo più costosa di sempre: tutti i suoi proventi andranno in beneficenza. Mentre ci domandiamo se il valore dell’arte corrisponda solo all’arte di valore, ecco la nostra rassegna settimanale di mostre ed eventi alla scoperta della cultura, dell’arte, del territorio.

Gli imperdibili della Settimana

di Alessandra Elle Latini

“Christie’s è onorata di annunciare che Shot Sage Blue Marilyn di Andy Warhol guiderà la sua Marquee Week di vendite a maggio. In procinto di essere l’opera d’arte del Ventesimo secolo più costosa mai venduta all’asta, Shot Sage Blue Marilyn è tra i dipinti più iconici della storia. Stima su richiesta; intorno ai 200 milioni di dollari”.

Recita così il comunicato stampa con cui la celebre casa d’aste Christie’s di New York annunciava qualche giorno fa l’intenzione di mettere all’incanto quella che si preannuncia essere l’opera d’arte del Ventesimo secolo più costosa di sempre. Una dichiarazione storica, talmente importante da uscire dalle pagine culturali e dai siti di settore per riempire aperture a sei colonne dei maggiori quotidiani mondiali. Che in questi tempi incerti e dolorosi, dove domina il racconto più stemperato della Pandemia e più incalzante della guerra, non è certo cosa di tutti i giorni.

Certo, non si tratterebbe – non ancora – dell’opera più costosa in assoluto: il primo posto sul podio è occupato da il “Salvator Mundi” attribuito a Leonardo da Vinci, battuto sempre da Christie’s nel 2017 per 450 milioni di dollari, dopo essere stato acquistato per 127,5 milioni solo quattro anni prima. In quell’occasione la casa d’aste aveva venduto alla cifra ragguardevole di 56 milioni anche un’altra opera di Warhol, le “60 ultima cena”.

“Marilyn di Andy Warhol è l’apice assoluto del Pop americano e la promessa del sogno americano che racchiude ottimismo, fragilità, celebrità e iconografia tutti insieme – dice Alex Rotter, Presidente di Christie’s, 20th and 21st Century Art -. Il dipinto trascende il genere del ritratto in America, superando l’arte e la cultura del XX secolo. Accanto alla Nascita di Venere di Botticelli, la Gioconda di Da Vinci e Les Demoiselles d’Avignon di Picasso, Marilyn di Warhol è categoricamente uno dei più grandi dipinti di tutti i tempi”.

Shot Sage Blue Marilyn è un’opera definitiva nell’opera di Warhol, nell’arte contemporanea e nell’intero canone storico dell’arte. Warhol ha iniziato a creare serigrafie di Marilyn Monroe dopo la sua morte nell’agosto 1962. Creava riproduzioni del suo volto più volte in colori brillanti, spesso con i lineamenti un po’ storti. Nel 1964, sviluppò una tecnica serigrafica più raffinata e dispendiosa in termini di tempo, antitetica alla produzione di massa per cui era meglio conosciuto, e creò un numero limitato di ritratti della leggenda di Hollywood. Questa tecnica era così difficile, infatti, che non vi ritornò mai più, eppure l’immagine rimane impressa nel lessico visivo della storia dell’arte.

L’opera, datata proprio 1964, arriva da Christie’s dalla Fondazione Thomas e Doris Ammann di Zurigo; e la notizia davvero importante è l’annuncio che tutti i proventi della vendita andranno a beneficio della fondazione, che si dedica a migliorare la vita dei bambini di tutto il mondo stabilendo sistemi di sostegno incentrati sulla fornitura di programmi di assistenza sanitaria ed educativi. Con il cento per cento dei proventi che andranno in beneficenza, la vendita di questo singolo dipinto costituirà l’asta filantropica con il più alto incasso da The Collection of Peggy and David Rockefeller nel 2018.

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Milano, MUDEC – Museo delle Culture

MARC CHAGALL – Una storia di due mondi

Fino al 31/07/2022

La mostra, curata dall’Israel Museum di Gerusalemme, affronta l’opera di Marc Chagall da un punto di vista nuovo, collocandola nel contesto del suo background culturale, grazie alla straordinaria collezione nell’Israel Museum, che presenta in mostra una selezione di oltre 100 opere donate per la maggior parte dalla famiglia e dagli amici di Chagall.

Il progetto espositivo è dedicato in particolare ai lavori grafici di Chagall e alla sua attività di illustratore editoriale. La mostra ripercorre alcuni temi fondamentali della vita e della produzione dell’artista: dalle radici nella nativa Vitebsk (oggi Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie, all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, dedicati ai ricordi della vita di Bella nella comunità ebraica, pubblicati dopo la morte prematura della donna e di cui in mostra sono esposti i disegni originali.

I lavori esposti riflettono l’identità poliedrica dell’artista, che è al tempo stesso il bambino ebreo di Vitebsk; il marito che correda di immagini i libri dell’amata moglie; l’artista che illustra la Bibbia, volendo rimediare così alla mancanza di una tradizione ebraica nelle arti visive; e infine l’originale pittore moderno che, attraverso l’uso dell’iconografia cristiana, piange la sorte toccata nel suo secolo al popolo ebraico.

Saranno presenti, infine, una selezione di oggetti rituali, usati nelle cerimonie religiose delle comunità ebraiche e che sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall.

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Bassano del Grappa, Museo Civico

Ruth Orkin – Leggenda della Fotografia

Fino al 02/05/2022

Leggendaria figura di fotoreporter ma anche cineasta americana, autrice assieme al marito Morris Engel del lungometraggio indipendente “Il piccolo fuggitivo” premiato con il Leone d’Argento al Festival di Venezia del 1953, Ruth Orkin (1921-1985) è una delle figure di spicco della fotografia del Novecento.

Realizzata dai Musei Civici di Bassano del Grappa in collaborazione con diChroma Photography, la mostra intende celebrare l’opera di questa pioniera del fotogiornalismo nel centenario della sua nascita. Dopo Bassano del Grappa (unica tappa italiana), l’antologica inizierà un tour europeo ed è attesa a San Sebastian, in Spagna, e a Cascais, in Portogallo.

Oltre centodieci fotografie tra le più celebri della sua carriera – da “VE-Day” a “Jimmy racconta una storia”, da “American Girl in Italy” ai ritratti di Robert Capa, Marlon Brando e Woody Allen – testimoniano il talento di Orkin nel cogliere, con il suo obiettivo, situazioni potentemente iconiche e di saper fare di queste immagini i lemmi di una narrazione fortemente evocativa. Che si tratti di scatti singoli o di lavori composti da sequenze di fotogrammi, di ritratti o di paesaggi urbani, siano questi di New York, di Roma o Venezia, ogni fotografia di Ruth Orkin ha la forza di un racconto in cui luoghi e persone si rispecchiano l’uno nell’altro.

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Milano, Palazzo Reale

Ferdinando Scianna, Viaggio Racconto Memoria

Fino al 05/06/2022

Il Piano Nobile di Palazzo Reale a Milano ospita fino al prossimo 5 giugno la grande mostra antologica dedicata a Ferdinando Scianna, Viaggio Racconto Memoria. La struttura espositiva, costruita a isole tematiche e ricca di approfondimenti, è l’occasione per scoprire il talento di un autore che all’età di 24 anni, nel 1967, ha lasciato Bagheria alla volta di Milano per esercitare il mestiere di fotografo. Affascinato da Stendhal e dai suoi meravigliosi racconti sulla città meneghina, Scianna ha dichiarato e dimostrato più volte il suo rapporto d’amore per questa città che, con questo evento espositivo, intende restituirgli lo stesso calore e la stessa passione ricevute.

Con oltre 200 fotografie in bianco e nero stampate in diversi formati, la rassegna attraversa l’intera carriera del fotografo siciliano e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo suddiviso in otto sezioni, dedicate ciascuna a capitoli diversi e con varie modalità di allestimento.

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Padova, Centro San Gaetano

Dai romantici a Segantini

Fino al 05/06/2022

La mostra fa parte di un nuovo progetto espositivo, strutturato in più esposizioni successive. Le singole esposizioni prenderanno sempre in esame, tra Ottocento e Novecento, per singola nazione o area geografica, quei periodi in cui l’arte delle diverse aree aveva offerto i risultati più alti. Quanto a dire quei tempi, a volte più brevi a volte più distesi nei decenni, in cui la pittura si era mostrata in grado di scavalcare le consuetudini del passato.

“Dai romantici a Segantini. Storie di lune e poi di sguardi e montagne. Capolavori dalla Fondazione Oskar Reinhart”, con le sue 75 opere dalla Fondazione Oskar Reinhart, dà il via a Padova al primo capitolo di questo progetto, a partire proprio dal romanticismo in Germania con i suoi esponenti maggiori da Friedrich a Runge a Dahl. Sette sezioni tematiche, cronologicamente distese lungo i decenni, consentono al visitatore di “appropriarsi” dell’arte svizzera e tedesca dell’Ottocento.

Ori Raz, ANDY WARHOL AT LEVEL TWO IN THE POST MODERN CAVE 15, 2015.

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Alessandra Elle Latini

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